Chiesa della Madonna del Poggio

Figlia dei frati Francescani

Riportata recentemente all'originaria bellezza

Poco distante dal centro abitato si trova la chiesa della Madonna del Poggio. La sua costruzione ebbe inizio verso il 1609 insieme al vicino convento. Appartenuta dapprima ai frati carmelitani e successivamente ai francescani i quali fecero modificare l’edificio portandolo alle attuali condizioni. La chiesa è stata abbandonata a sé stessa per un lungo periodo durato quasi venti anni. Recentemente l’edificio è stato però ristrutturato e riaperto al pubblico.

Si arriva di fronte alla porta dell’edificio percorrendo un breve viale di ulivi ben curato che rende l’ambiente molto piacevole. La facciata dell’edificio è realizzata interamente in blocchi di peperino grigio-rossastro.

La facciata molto semplice e pulita presenta due livelli divisi da un cornicione. Nella parte inferiore è presente un portone ligneo adornato da un cornicione in peperino, simmetricamente nella parte superiore si trova un finestrone.

Entrando nella chiesa si può percorrere l’unica navata, rivestita con un bel pavimento a quadrettoni, e giungere fino all’altare in stile barocco. L’altare interamente realizzato in legno di noce è stato scolpito tra il 1600 e il 1700 dal frate Francesco da Urbino. L’altare si compone di tre sezioni, al centro troviamo l’immagine della Madonna con il bambino mentre ai lati compaiono le statue di Sant’Antonio da Padova e San Francesco d’Assisi.

I lati della navata sono segnati dalla presenza di cinque arcate per lato. All’interno delle arcate compaiono alcune tempere realizzate sulle mura raffiguranti le torture francescane, la Sacra Famiglia e l’incoronazione della Vergine.

Dipinti e sculture barocche

Tra le tele dipinte assume valore il pregiato quadro di origine barocca che raffigura San Michele Arcangelo che annienta il demonio e Il dipinto della madonna che tiene in braccio Gesù che annienta il demonio rappresentato da un serpente. La seconda cappella destra invece custodisce un grande crocifisso adornato da un’architettura di angeli e colonne.

Nel retro della chiesa si trova un piccolo chiostro. All’interno dei portici, sono state raffigurate dal frate francescano Giovanni Antonio da Padova venticinque scene riguardanti i momenti principali della vita di San Francesco e cinque scene minori. Tra queste spicca la raffigurazione di Soriano e la sua rocca con il pontefice Niccolò III Orsini in una scena datata 2 settembre 1279.

 

Spesa finanziata dalla Regione Lazio Determinazione n. G04816 del 09/05/2016 e s.m.i.
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